
Dian Fossey, la “signora dei gorilla” uccisa dai bracconieri per aver lottato per la salvaguardia degli animali
Zoologa statunitense, Dian Fossey veniva chiamata dal popolo del Ruanda Nyiramacibili, “colei che vive da sola nella foresta”.
©The Dian Fossey Gorilla Fund
È passata alla storia come la “signora dei gorilla”, ma il suo operato nel corso degli anni è andato ben oltre le gabbie di uno zoo. Zoologa statunitense, Dian Fossey veniva chiamata dal popolo del Ruanda che l’aveva accolta Nyiramacibili, “colei che vive da sola nella foresta”, a sugellare la missione di una vita: quella di difendere strenuamente i diritti degli animali. Oggi la ricordiamo tra le donne che hanno combattuto a lungo in nome di forti ideali.
Combattuto, proprio così, perché, seppure il suo fosse un nobile obiettivo, spesso non piaceva alla politica e alle istituzioni. E nemmeno ai bracconieri. Dian fu assassinata a colpi di machete nel dicembre del 1985 nella sua capanna e l’arma del delitto fu un arnese locale, il panga, utilizzato proprio dai bracconieri per uccidere i gorilla.
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L’assassino è tuttora ignoto. Farley Mowat, il biografo di
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