Luca Guadagnino al Red Sea International Film Festival 2022: «Il dono di riconoscere il talento»
Per Luca Guadagnino un film non nasce nel momento in cui viene girato, ma nella sala di montaggio dove viene assemblato. «È lì che il film prende vita», spiega il regista, ospite di un incontro speciale durante la seconda edizione del Red Sea International Film Festival a Jeddah, in Arabia Saudita. La sua passione per il cinema risale all’infanzia, tant’è che i film che considera preziosi per la sua formazione sono tre: Lawrence d’Arabia, Psycho e Apocalipse Now, tutti visti in compagnia di suo padre. «Quello che accade sullo schermo è qualcosa di magico, è come se venissi risucchiato dentro al montaggio diventando tu stesso parte della storia che stai guardando», sottolinea ancora una volta Luca Guadagnino, descrivendo l’esperienza della sala alla stregua di un innamoramento vero e proprio.
Daniele Venturelli/Getty Images
«Amo quello che succede dentro ognuno di noi mentre le immagini scorrono sullo schermo. Ti innamori dei colori, della musica, del potere, di tutto». Quand’è, però, che Luca Guadagnino ha deciso che avrebbe voluto raccontare una storia? «È una missione che mi sono dato quando ero adolescente. A 16 anni,
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