La ‘Formazione titolare’ dei Materazi Future Club è la squadra da battere
«Troppo vecchio, dicevano. Fanculo. Corro più veloce e più a lungo di quei bambocci». La cadenza inconfondibile di Max Collini su un tappeto LCD Soundsystem racconta la storia incredibile di Eriberto (o Luciano?), calciatore brasiliano del Chievo dei miracoli che cambiò identità togliendosi quattro anni dall’anagrafe, per poi confessare tutto, colto da un rimorso non più tollerabile. Eriberto/Luciano è il singolo che ha anticipato Formazione titolare, album d’esordio dei Materazi Future Club uscito in questi giorni. Materazi, una sola z, in omaggio ai Fugazi. Una band che ha ispirato Riccardo Montanari, Edoardo Piron e Marco Manini non tanto nei suoni quanto nello spirito, opportunamente adattato a questi confusi anni ’20.
Mettere insieme calcio e musica in un album con le storie di undici giocatori e un allenatore, questo l’intento dei tre. «Siamo cresciuti con il calcio e abbiamo sempre giocato», ci raccontano in collegamento web dal loro studio di Milano, dove stanno preparando il live durante il quale presenteranno il loro album d’esordio. «È sempre stato parte della nostra vita fin da bambini. Siamo nati tra il ’90 e il ’92
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