È morta Mylène Demongeot, il volto della seduzione glamour da “Bonjour tristesse” a “Fantomas” (video)

È stata uno dei volti degli anni ’50 più ammirati del cinema francese. Una delle prime sex symbol del grande schermo d’oltralpe e, non da ultimo, l’indimenticabile aspirante al cuore di David Niven in Bonjour tristesse di Otto Preminger (1958) e l’inarrivabile fidanzata bionda di Jean Marais nella trilogia di Fantomas. E ancora: la nuora […] L'articolo È morta Mylène Demongeot, il volto della seduzione glamour da “Bonjour tristesse” a “Fantomas” (video) sembra essere il primo su Secolo d'Italia.

È stata uno dei volti degli anni ’50 più ammirati del cinema francese. Una delle prime sex symbol del grande schermo d’oltralpe e, non da ultimo, l’indimenticabile aspirante al cuore di David Niven in Bonjour tristesse di Otto Preminger (1958) e l’inarrivabile fidanzata bionda di Jean Marais nella trilogia di Fantomas. E ancora: la nuora di Georges Simenon. Un’attivista irriducibile alle prese con le battaglie contro l’alcolismo, come contro l’uso delle mini anti-uomo. Oggi, però, l’attrice francese Mylène Demongeot, ha detto addio alle scene della vita, a 87 anni. Dopo aver affrontato la sua ultima sfida: quella contro il cancro. Un male a cui si è arresa morendo oggi, nel primo giorno di un dicembre che, soprattutto in Francia – ma nell’immaginario cinematografico tutto – ha aperto nel segno della tristezza e del rimpianto.

Addio a Mylène Demongeot: l’attrice è morta oggi a 87 anni

Nata come Marie-Helene Demongeot il 29 settembre 1935 a Nizza, in una famiglia di attori. Operata agli occhi da ragazzina per un problema di strabismo, a 15 anni divenne modella nell’atelier di Pierre Cardin. E a 17 anni fece il suo debutto cinematografico con un piccolo ruolo ne I figli dell’amore (1953). E continuò a recitare, e soprattutto a fare la fotomodella. Celebre le foto che la immortalarono insieme a Gary Cooper per l’apertura della prima scala mobile in un cinema, al Teatro Rex di Parigi, il 7 giugno 1956.

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Una carriera ricca di successi e di riconoscimenti della critica

Ebbe la sua grande occasione con il film Le vergini di Salem (1957) di Raymond Rouleau, in cui interpretava il ruolo di Abigail Williams, che le diede la notorietà e le fece ottenere il premio – come migliore interprete femminile – al Festival internazionale del


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