Tregua fiscale, Leo: “Stop alle cartelle esattoriali sotto i 1000 euro. Ma non è un condono”
Stop alle cartelle esattoriali sotto ai 1000 euro. ”Tutte quelle di un valore inferiore a 1.000 euro possono essere cestinate”. La notizia arriva dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ospite a Quarta repubblica su Rete 4. Non si tratta di un condono, né di uno sconto, ha chiarito l’esponente di FdI, lo facciamo perché gli oneri di riscossione sono più elevati”.
Leo: le cartelle sotto i 1000 euro vanno cestinate
Obiettivo: fermare il diluvio di cartelle in arrivo, che ammontano a 13 milioni. “Vi spiego noi che cosa vogliamo fare. Questa massa di cartelle è perché nel corso del tempo si sono avvicendati tanti provvedimenti. In base ai quali, dopo l’iter che parte dagli avvisi di accertamento spesso non onorati dai contribuenti, si traducono in cartelle esattoriali. Una cifra di 1.132 miliardi. La Corte dei conti ci dice che si possono riscuotere solo il 6-7% di queste”, ha chiarito Leo.
Nel novero ci sono anche i deceduti e i falliti
“In una situazione normale – aggiunge – si dovrebbe togliere di mezzo questa massa di cartelle non riscuotibili”. Qualche esempio? , secondo Leo. ”I deceduti, ci sono delle cartelle che hanno raggiunto i deceduti e purtroppo non possono più essere onorate. I falliti. Tante cartelle riguardano soggetti che non possono più adempiere alle loro obbligazioni tributarie. Queste cartelle vanno necessariamente tolte di mezzo. Sulle restanti cartelle bisogna fare una selezione”. Da qui la scelta di cestinare quelle inferiori ai 1000 euro, perché i costi di riscossione sono più elevati rispetto a quello che si può riscuotere.
I 13 milioni in arrivo vanno gestite con una tregua fiscale
”Già un provvedimento analogo fu adottato dal 2000 al 2010 si azzerarono queste cartelle. Ora se portiamo quella data e la spostiamo in avanti
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