Foti: “L’Italia non può diventare l’hotspot di tutta Europa. Meloni tutela l’interesse nazionale”
“Dalla difesa all’energia, l’Europa ha perso troppe occasioni”: lo dichiara in un’intervista al Tempo Tommaso Foti. Intervistato da Daniele Di Maio, il neo capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera evidenzia le contraddizioni dell’Unione europea, a partire dal diritto di veto, istituto ormai ritenuto obsoleto.
Per Foti, “bisogna distinguere tra migranti economici e profughi. I primi vanno accolti e nessuno lo mette in discussione. Sui secondi bisogna rivedere tutto, perché l’Italia non può diventare l’hotspot dell’Ue. Bruxelles in questi anni ha perso troppe occasioni: sicurezza comune, politica energetica, politica estera. Gli Stati membri si muovono in ordine sparso”. “Se l’Italia si irrigidisce – prosegue – sui migranti nascono polemiche che durano settimane, se Germania e Olanda sono contrarie al tetto al prezzo del gas perseguono legittimamente la loro politica energetica e tutelano le proprie esigenze. Loro possono tutelare l’interesse nazionale e noi no? O siamo tutti legittimati a farlo o abbiamo torto tutti. In Europa c’è chi può dire sempre di no. Anche il diritto di veto, con un Unione di 27 Paesi, non ha più senso perché porta solo a soluzioni di compromesso”, osserva Foti.
Foti: “Non scassare i conti pubblici”
Sul capitolo economia, Foti ricorda che le sigle sindacali hanno apprezzato il metodo di lavoro proposto dal presidente del Consiglio, ma la situazione ereditata dal governo Draghi non è delle più floride. “Dal 2018 a oggi – dice infatti il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia – il debito pubblico è aumentato di 400 miliardi. E questo ci dà poche possibilità di manovra. L’unica soluzione è spingere il Pil verso l’alto e non finire nella stagnazione europea che potrebbe manifestarsi nel primo semestre del prossimo anno”.
Non possiamo permetterci azzardi, ci vuole poco per scassare i conti pubblici. Non
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