Nuovi blocchi e disagi sul GRA: i giovani attivisti per l’ambiente non demordono
Nonostante l’ira degli automobilisti e il puntuale intervento della polizia, i giovani attivisti per l’ambiente di Ultima Generazione non si arrendono e continuano a bloccare le strade della capitale
Un’altra giornata di disagi nella capitale: i giovani attivisti ambientali del movimento Ultima Generazione sono tornati a protestare sul Grande Raccordo Anulare, all’altezza di Selva Candida, paralizzando il traffico. Come ormai accaduto nel corso delle precedenti manifestazioni, ragazze e ragazzi si sono seduti occupando la corsia, mostrando uno striscione contro lo sfruttamento dei combustibili fossili che sta contribuendo a devastare il Pianeta che ci ospita.
Anche stavolta, il blitz degli attivisti si è concluso dopo qualche minuto con l’intervento delle forze dell’ordine, chiamate dagli automobilisti inferociti. Diverse persone hanno tentato di rimuovere con forza i giovani che hanno opposto resistenza e che quindi sono stati trascinati via sull’asfalto.
“Laciateci andare a lavorare”, “fateci passare, abbiate pietà” hanno gridato alcuni, ma non sono mancati gli insulti nei confronti dei giovani.
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I motivi delle proteste
Ma per cosa manifestano (ormai da mesi) i ragazzi di Ultima Generazione? Le richieste sono sempre le stesse: stop alla riapertura delle centrali a carbone e ai nuovi progetti di trivellazione per estrarre gas naturale, sì allo sblocco immediato di 20GW di energie rinnovabili creando così migliaia di nuovi posti di lavoro.
“Lo ripetiamo, questo è il metodo più efficace che abbiamo per gridare la nostra
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