Enrico Mattei: l’uomo che sfidò i giganti del petrolio – Focus.it

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Il 27 ottobre 1962, precipitava nelle campagne intorno a Bascapè (Pavia) l’aereo su cui volava Enrico Mattei, presidente dell’Eni. In vita diede impulso alle perforazioni petrolifere nella Pianura Padana, avviò la costruzione di una rete di gasdotti per lo sfruttamento del metano e aprì all’energia nucleare. Dopo sessant’anni, la dinamica dell’incidente non è ancora stata chiarita, ma vale la pena ripercorre la brillante carriera del ragioniere marchigiano, che portò l’Eni a rivaleggiare con le grandi compagnie petrolifere americane. Lo facciamo attraverso l’articolo “Corsa al petrolio” di Massimo Manzo, tratto dagli archivi di Focus Storia.

Il “papà” dell’Eni.Un gattino affamato e impaurito che si avvicina a una ciotola in cui mangiano alcuni cani voraci“, così in un’intervista del 1960 Enrico Mattei descriveva l’Eni (Ente nazionale idrocarburi), il gruppo energetico italiano di cui era presidente e che si trovava a fare i conti con i temibili gruppi stranieri, pronti a divorarlo come un gattino, appunto. E fu proprio grazie alla tenacia di Mattei che l’Eni diventò il fiore all’occhiello dell’industria italiana, arrivando a sfidare i giganti stranieri del petrolio, che lui stesso soprannominò le “sette sorelle”.

Il rottamatore. L’avventura di Mattei ai vertici dell’industria energetica iniziò nell’ottobre 1945, quando il Clnai (Comitato di liberazione nazionale per l’alta Italia) gli affidò l’incarico di commissario straordinario dell’Agip (Agenzia generale italiana petroli), l’ente statale creato nel 1926 dal regime fascista per sovraintendere all’industria e al commercio di prodotti petroliferi. L’obiettivo del Comitato era smantellare la compagnia, considerata un inutile carrozzone, soprattutto dopo che l’Italia era uscita a pezzi dalla Seconda guerra mondiale.

«L’Agip era soprannominata “Associazione gerarchi in pensione”, “Azienda generale infortunati politici”, poiché pagava stipendi a vecchi arnesi dismessi del partito fascista e a personalità politiche cadute in

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