Il Nobel per la Medicina 2022 a Svante Pääbo
Il Nobel 2022 per la Medicina va allo svedese Svante Pääbo “per le sue scoperte sul genoma di ominini estinti e sull’evoluzione umana”. Svante Pääbo, classe 1955, ha fondato una disciplina completamente nuova, la paleogenomica. Rivelando le differenze genetiche che separano tutti gli uomini viventi dagli ominini estinti, le sue scoperte hanno fornito le basi per esplorare le caratteristiche che ci rendono unicamente umani.
Quello di Pääbo non è il primo Nobel in famiglia: Svante è figlio del biochimico svedese Sune Karl Bergström, co-vincitore del Nobel per la medicina nel 1982 per gli studi sulle prostaglandine (mediatori chimici nei processi derivanti dalle infiammazioni). Ma ha assunto il cognome della madre, Karin Pääbo.
Eredità nascosta. Che cosa rende l’Homo sapiens unico rispetto agli altri ominini? Attraverso le sue pionieristiche ricerche di genetica evolutiva, Svante Pääbo ha fornito gli elementi fondamentali per provare a rispondere. Il biologo svedese è riuscito nell’impresa apparentemente impossibile di sequenziare il genoma del nostro “cugino” estinto, l’Uomo di Neanderthal; ha inoltre firmato una scoperta sensazionale, quella di un ominine a lungo sconosciuto – l’Uomo di Denisova.
Pääbo ha capito per primo che il trasferimento di geni da queste specie alla nostra è avvenuto dopo l’uscita dell’Homo sapiens dall’Africa, circa 70.000 anni fa. Questo antico passaggio di geni all’uomo moderno ha conseguenze fisiologiche rilevanti per la nostra salute: da qui la decisione di assegnare allo scienziato il Nobel per la Fisiologia o la Medicina. I geni ereditati da questi ominini estinti hanno per esempio effetti su come il sistema immunitario umano reagisce alle infezioni.
In cerca di risposte. Sappiamo che l’Homo sapiens apparve per la prima volta in Africa circa 300.000 anni fa e che i Neanderthal, i nostri più vicini parenti estinti,