Raccolto pagato una miseria: il video di questo agricoltore esasperato che lo distrugge è il sintomo di un sistema malato

Un episodio scioccante arrivato dal villaggio di Mathurapur, nel distretto di Bhagalpur in Bihar in India, ha acceso i riflettori sul dramma che molti agricoltori indiani vivono quotidianamente. Un coltivatore di parwal (la zucca a punta), frustrato dall’ennesimo crollo dei prezzi, ha distrutto l’intero raccolto a colpi di bastone. Il suo gesto disperato, immortalato in...

Agricoltura

Una scena straziante nel cuore dell’India rurale: un agricoltore che distrugge il raccolto perché pagato troppo poco

Rebecca Manzi

23 Giugno 2025

@indiainlast24hr/Instagram

Un episodio scioccante arrivato dal villaggio di Mathurapur, nel distretto di Bhagalpur in Bihar in India, ha acceso i riflettori sul dramma che molti agricoltori indiani vivono quotidianamente. Un coltivatore di parwal (la zucca a punta), frustrato dall’ennesimo crollo dei prezzi, ha distrutto l’intero raccolto a colpi di bastone. Il suo gesto disperato, immortalato in un video diventato virale, rappresenta la rabbia silenziosa di un’intera categoria abbandonata a se stessa.

Prezzi stracciati e guadagni inesistenti

Il problema principale? L’assoluta mancanza di potere contrattuale da parte dei contadini. Mentre i costi di produzione continuano a salire – tra irrigazione, fertilizzanti e manodopera – il prezzo riconosciuto ai produttori resta scandalosamente basso.

Alcuni agricoltori riferiscono di aver ricevuto appena 1 o 2 rupie al chilo (circa €0,011 – €0,022), mentre i commercianti intermediari rivendono lo stesso prodotto a 15-20 rupie


Leggi tutto: https://www.greenme.it/ambiente/agricoltura/raccolto-pagato-miseria-agricoltore-distrugge/


LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera  automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete.  LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale.   =>  DISCLAIMER

Buy Me A Coffee

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.