Il doppio gioco di Nestlé: da una parte vende cibo spazzatura dall’altra investe in farmaci e prodotti per dimagrire
Una nuova indagine ha rivelato che le multinazionali dell’industria alimentare, in primis Nestlé, investono in soluzioni per la salute e la perdita di peso, mentre continuano a vendere cibi ultra-processati responsabili di obesità e malattie intestinali
Che delle grandi multinazionali del cibo non ci sia tanto da fidarsi lo sappiamo già, ma ora una nuova indagine conferma ulteriormente quanto queste aziende stiano navigando tra interessi contrastanti e decisamente poco etici.
Un’inchiesta, condotta dal collettivo di giornalisti Investigative Desk e pubblicata da Follow The Money e Reporterre, ha rivelato un potenziale conflitto di interesse che coinvolge alcune delle più grandi aziende alimentari del mondo, in particolare Nestlé.
Il colosso svizzero, oltre a vendere prodotti ultra-processati, investe in aziende farmaceutiche che sviluppano medicinali per trattare le malattie potenzialmente causate da quegli stessi prodotti.
L’indagine ha analizzato gli investimenti di tre grandi gruppi: Nestlé, Danone e Unilever. Negli ultimi vent’anni, questi giganti hanno finanziato circa 90 aziende nel settore farmaceutico, degli integratori alimentari e della perdita di peso. Nestlé è responsabile di oltre la metà di questi investimenti e
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