
Un’ora in più di luce: cosa significa davvero passare all’ora legale e quando si devono spostare le lancette?
Il passaggio all’ora legale è un appuntamento stagionale che sposta le lancette un’ora avanti, prolungando le giornate e modificando temporaneamente i nostri ritmi quotidiani. Un cambiamento che ha radici storiche nel risparmio energetico e coinvolge milioni di persone.
Eccoci di nuovo qui, con la primavera alle porte e quel piccolo rito collettivo che ogni anno ci accompagna: il cambio dell’ora. Tra pochi giorni, precisamente nel weekend tra il 30 e il 31, sposteremo avanti le lancette, salutando l’ora solare e dando il benvenuto all’ora legale.
Non è solo un gesto meccanico di spostare un orologio. È un momento che racconta molto di noi, delle nostre abitudini, delle nostre battaglie per catturare ogni singolo raggio di luce.
Le origini del cambio dell’ora
Tutto iniziò nel 1916, durante la Prima guerra mondiale. In un’Italia stremata dal conflitto, qualcuno ebbe l’intuizione di risparmiare energia spostando semplicemente le lancette. Un piccolo trucco per utilizzare al meglio la luce naturale, riducendo il consumo di energia elettrica.
Da allora, l’ora legale è diventata una specie di appuntamento nazionale. L’Unione Europea, dal 1996,
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