“The wrong amazon is burning”: la potente protesta contro Amazon (e il consumismo estremo)
Durante il Black Friday, a Berlino è andata in scena una potente protesta visiva: sulla facciata della Amazon Tower è apparsa la scritta “The Wrong Amazon is Burning” (“L”Amazzonia” sbagliata sta bruciando”, giocando sull’ambivalenza della parola Amazon). Un messaggio diretto e provocatorio, che unisce attivismo ambientale, critica sociale e arte urbana per denunciare due crisi...
A Berlino è apparsa sulla facciata della Amazon Tower è apparsa la scritta “The Wrong Amazon is Burning” per protestare contro l’ipocrisia del consumismo moderno che vede milioni di persone acquistare prodotti scontati, mentre l’Amazzonia brucia
@berlinvamazon/Instagram
Durante il Black Friday, a Berlino è andata in scena una potente protesta visiva: sulla facciata della Amazon Tower è apparsa la scritta “The Wrong Amazon is Burning” (“L”Amazzonia” sbagliata sta bruciando”, giocando sull’ambivalenza della parola Amazon). Un messaggio diretto e provocatorio, che unisce attivismo ambientale, critica sociale e arte urbana per denunciare due crisi parallele: la distruzione della foresta amazzonica e le pratiche aziendali di Amazon, colosso dell’e-commerce.
La proiezione, parte della campagna globale “Make Amazon Pay”, ha voluto evidenziare l’ipocrisia del consumismo moderno. Mentre milioni di persone acquistano freneticamente prodotti scontati, l’altra “Amazzonia” – quella in Brasile – brucia.
Gli incendi dolosi, spesso legati all’espansione agricola e all’allevamento, distruggono ecosistemi vitali, rilasciano enormi quantità di CO₂ e mettono a rischio la sopravvivenza di popolazioni indigene e di una biodiversità inestimabile.
La nuova sede di Amazon è diventato
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