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Articolo tratto dal numero di settembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!
Potrebbe essere il nome di un’amica, Gaia. E invece è quello di un’app che, attraverso un innovativo sistema di intelligenza artificiale, riesce a consigliare l’outfit migliore basandosi sullo stile dell’utente. L’idea è venuta in mente ad Arianna Pozzi, classe 2003, che racconta di averci pensato traendo spunto dalla quotidianità: “Da appassionata di moda ho sempre consigliato le mie amiche nella scelta dell’abito. In base alla mia esperienza, poi, ho realizzato quanto fosse complicato scegliere il look giusto, soprattutto perché non esisteva niente che permettesse di ricevere consigli in modo personalizzato”.
A soli 15 anni, nel 2018, Arianna ha creato Gaia my friend, coniugando la passione per la moda con quella per la tecnologia. A credere in lei, oltre alla famiglia, l’incubatore Enry’s Island, che ha scommesso nella sua idea, e la borsa di studio Startup University, rivolta a startup in fase pre-seed, grazie alla quale ha sviluppato il business plan. Oltre allo stile, l’app prende in considerazione anche le emozioni dell’utente, stabilendo una relazione basata sull’empatia: insomma, una macchina che decodifica i sentimenti, consigliando sia capi che l’utente ha caricato nel suo armadio virtuale, sia modelli che possono essere acquistati tramite l’app.
La piattaforma è dotata infatti di otto tipi di emozioni: felice, triste, sicuro, insicuro, arrabbiato, aggressivo, romantico e calmo. Prima di suggerirti cosa indossare, ti chiede come stai e, in base all’umore, suggerisce l’outfit più adeguato. Di robot ‘sensibili’ si parla ultimamente più spesso. E il caso della macchina senziente di Google ha aperto la strada a nuovi interrogativi: l’AI potrebbe mai sostituire l’uomo?
Arianna ha le idee chiare. “Non credo. Certo, con il passare del tempo l’intelligenza artificiale diventerà sempre più precisa e il confine tra naturale e artificiale sarà molto sottile. Non penso, però, che prenderà il nostro posto. Sono anzi fiduciosa possa diventare un ottimo supporto per la vita quotidiana”. Dopo una prima presentazione, il passaparola ha permesso ad Arianna di realizzare la sua idea. E stringere in poco tempo accordi con realtà del lusso quali Yoox, Coltorti, Stradivarius ed Endelea, che permettono l’acquisto dei propri capi direttamente dall’app. “L’utente, poi, può condividere i propri outfit all’interno della piattaforma e votare quelli della community”, spiega Arianna. Visto il successo, i finanziamenti non sono tardati. Prima una campagna di crowdfunding su Back To Work, poi la vittoria di un bando di Lazio Innova nel 2021.
“Oggi il team di Gaia conta otto persone, anche se, in base alle necessità, ci affidiamo a consulenti esterni. Lavoriamo tutti da remoto e organizziamo call di allineamento almeno una volta a settimana, ma ci sentiamo spesso anche su WhatsApp”. Intanto, oltre che a potenziare il numero degli utenti della piattaforma, Arianna mira all’espansione globale e all’implementazione di nuove funzionalità legate all’AI. “Un altro aspetto fortemente legato al mio business è la sostenibilità”, conclude. “E questo sia perché, grazie alla funzionalità della richiesta dell’outfit, cerchiamo di educare l’utente al riutilizzo di un capo, sia per i brand green che proponiamo attraverso la piattaforma, tra cui molti del mercato di seconda mano. Inoltre, sempre nel campo della sostenibilità abbiamo rilasciato la nostra collezione di prodotti realizzata in collaborazione con Upupa & Colibrì”.
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