
Slow Travel: perché “meno” è davvero “di più” per chi vuole viaggiare in modo consapevole
Nel panorama del turismo odierno, in cui tutti sembrano semplicemente interessati a bruciare le tappe, scattare foto e consumare «check-list», sta emergendo un’alternativa sempre più affascinante: lo slow travel. A farla da padrona è la voglia di lasciare che un viaggio si prenda il suo tempo, fermarsi più giorni nello stesso posto e immergersi nella...
Nel panorama del turismo odierno, in cui tutti sembrano semplicemente interessati a bruciare le tappe, scattare foto e consumare «check-list», sta emergendo un’alternativa sempre più affascinante: lo slow travel.
24 Ottobre 2025
Nel panorama del turismo odierno, in cui tutti sembrano semplicemente interessati a bruciare le tappe, scattare foto e consumare «check-list», sta emergendo un’alternativa sempre più affascinante: lo slow travel.
A farla da padrona è la voglia di lasciare che un viaggio si prenda il suo tempo, fermarsi più giorni nello stesso posto e immergersi nella cultura locale: ecco la filosofia che sta conquistando gli esploratori più attenti al pianeta. Il motivo? Ridurre la corsa, abbassare l’impronta ambientale e guadagnare in benessere.
Perché fermarsi più a lungo in meno luoghi
Volare di città in città è comodo, ma economicamente e ambientalmente risulta “costoso”. Meno voli significa meno emissioni di CO₂. In particolare il report dell’ISPRA mostra che ridurre di un solo volo all’anno può fare la differenza
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