Si parli l’italiano: stop a declinazione al femminile di cariche pubbliche e professionali. Presto una legge a difesa della lingua
di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,23.7.24
L’italiano, certamentee tra i migliori idiomi del mondo, rischia l’estinzione.
Derivato dal latino, modificato nei secoli da influssi nord europei, resta la lingua al mondo con il vocabolario più ricco e completo.
Pertanto, inutile aggirarlo mediante uso di termini inglesi (salvo per la tecnica) e sopratutto, solo per una becera esigenza di parità di genere declinare al femminile cariche pubbliche e professionali,etc.
Di sicuro, un’ avvocato donna è sempre stata chiamata avvocatessa e nessuno mai se ne è scandalizzato anche se la delinazione ampliata di “essa” sempre provenire dal mondo animale quando la femmina de leone di chiama leonessa.
Comunque è stato un errore, ma ben peggio chiamare un avvocato con la declinazione in a.: avvocata, un sindaco, sindaca, un prefetto, prefetta, un questore, questora e via discorrendo.
Alcuni sostantivi italiani sono neutri e tali debbono restare.
Vi immaginate un colonnello donna chiamata colonnella, o un ammiraglio ammiraglia qual fosse non un comandante ma la nave stessa (appunto: nave ammiraglia e
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