Sette fiori spontanei commestibili da raccogliere in primavera
A primavera, sui campi è tutto uno sbocciare e sono ben sette i fiori spontanei commestibili, tutti ricchi di proprietà benefiche e gustosi.
Approfittiamone per impreziosire le nostre ricette e regalare al nostro organismo un pieno di benessere.
Scopriamoli insieme!
Malva (Malva silvestris): il primo dei sette fiori spontanei di primavera
La malva è una piantina delicata dalle molteplici virtù. Qui trovate un approfondimento a riguardo; in questa sede, vedremo rapidamente i benefici che apporta.
È un’erba spontanea che cresce su terreni assolati. Presenta una radice a fittone, un fusto ramificato e ricoperto da peluria, foglioline tondeggianti e fiori violacei a cinque petali.
Radice, foglie e fiori essiccati sono le parti utilizzabili in fitoterapia per infusi e decotti curativi.
Le foglie e i fiori freschi sono edibili in cucina e sono ideali per preparare zuppe o insalate. Regalano colore e apportano vitamine ( A, B1, B2, C, E), potassio, mucillagini utili all’intestino pigro.
La malva è un emolliente in grado di alleviare irritazioni e infiammazioni del cavo orale. È perfetta per attenuare un mal di gola iniziale ad esempio. Può fungere da espettorante in caso di tosse. Calma gli spasmi gastrointestinali, ha potere lenitivo sulla pelle ed è un efficace diuretico.
Raccogliamola sempre rispettando la natura.
Violetta (Viola
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