Sebastian Galassi, lo studente-rider morto a Firenze durante una consegna e licenziato il giorno dopo con un’email (automatica)
Studiava design e grafica per il web e nel mentre, per mantenersi, faceva consegne a domicilio la sera. È lavorando come rider che Sebastian Galassi, 26enne fiorentino, ha perso la vita in un incidente stradale lo scorso 2 ottobre. Il mattino seguente, i familiari hanno letto un’e-mail, mandata all’indirizzo del ragazzo dalla compagnia di delivery Glovo, per cui Galassi stava lavorando prima di morire: un messaggio automatico, che annunciava il licenziamento di Sebastian per “il mancato rispetto di termini e condizioni“. La compagnia ha licenziato il proprio dipendente, che in quel lavoro ha perso la vita, dopo il suo decesso. L’azienda ha subito dopo contattato la famiglia per scusarsi del messaggio automatico “inviato per errore”.
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Sebastian Galassi era rimasto orfano di madre qualche anno prima. Nel tempo libero si divertiva a giocare a calcio nella squadra Lion King. La sera prima dell’incidente, sabato 1 ottobre, stava consegnando una cena a domicilio con il suo scooter in via De Nicola, quando si è scontrato violentemente con un suv Land Rover. Le esatte dinamiche dell’incidente sono ancora da accertare. Lo scontro è stato fatale per il ragazzo, che nonostante sia stato prontamente ricoverato all’ospedale Careggi, era in condizioni tanto gravi che non è stato possibile salvarlo. Sulla morte di Sebastian Galassi adesso indaga la magistratura, che passerà al vaglio le telecamere installate lungo la via: potrebbero aver ripreso la scena. Cresce così la triste lista dei morti sul lavoro nel settore del delivery. Nel 2022, come ha ricordato il sindaco di Firenze Nardella in un messaggio di cordoglio per la morte di Galassi, in Toscana