«Se sono vivo dopo l’arresto cardiaco, lo devo a quel bagnino che sapeva usare il defibrillatore»

Fabio Di Lauro, ex schermidore, si è sentito male nella pista ciclabile davanti al Foro Italico di Roma. Ci ha spiegato come la tempestività dei soccorsi sia stata decisiva

Un arresto cardiaco nella pista ciclabile. Era il 2021 quando Fabio Di Lauro, ex schermidore (ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996 e, come membro dello staff tecnico, a quelle di Atene 2004), si è sentito improvvisamente male nella pista ciclabile davanti al Foro Italico di Roma. Se oggi è ancora vivo e sta bene è stato grazie al pronto intervento di Luca, assistente bagnanti nella piscina del Foro, che, richiamato dai passanti, è corso fuori con il defibrillatore in mano.

Fabio e Luca da quel giorno non si sono più visti, ma si incontreranno lunedì alla Camera dei Deputati in un convegno sull’importanza della formazione sul primo soccorso, promosso da IRC (Italian Reuscitation Council) in collaborazione con la Camera stessa.

Che cosa è successo esattamente quel giorno?
«Di quei momenti non ho alcun ricordo e, nel tempo, ho ricostruito tutto l’accaduto grazie ai racconti delle persone che erano con me. Stavo correndo sul lungo Tevere insieme agli allievi della Scuola


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