
Scuola italiana, rivoluzione con le Nuove indicazioni nazionali scuola: cosa cambia (e cosa non ci piace) con le nuove linee guida
Dopo mesi di lavoro, la Commissione incaricata ha ufficialmente pubblicato la bozza delle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Di cosa si tratta nello specifico e perché non ci convincono a sufficienza
@Canva
Sono state appena pubblicate le nuove indicazioni nazionali per la scuola: non sono ancora in vigore, ma il testo è in bozza ed è stato pubblicato sul sito del ministero dell’Istruzione e del Merito, disponibile per il “dibattito pubblico”.
Una mossa a gamba tesa, quella di Valditara, che avrebbe l’obiettivo di “aggiornare e potenziare l’offerta formativa, introducendo nuovi elementi che favoriscano una formazione umanistica più solida fin dai primi anni di scuola”. Ma cosa cambierà davvero, nella scuola italiana, con le nuove indicazioni del Ministero?
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Beh, cominciamo col dire che tra le principali novità proposte spiccano l’inserimento dello studio del latino, la scrittura manuale e la lettura della Bibbia all’interno del percorso educativo. Tutto rigorosamente basato su una visione fortemente centrata sull’Occidente. In effetti, le nuove
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