Ruffino tre giorni prima del suicidio aveva fatto testamento
Luca Ruffino, il manager di 60 anni che si è ucciso il 5 agosto a Milano sparandosi nella sua abitazione, tre giorni prima di morire aveva scritto un testamento. Ruffino era presidente di Sif Italia e lo scorso ottobre era diventato presidente e maggiore azionista di Visibilia Editore, dopo aver rilevato le quote della ministra del Turismo, Daniela Santanchè e del compagno di quest’ultima, Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena.
Il manager Luca Ruffino, tre giorni prima di spararsi, aveva fatto testamento. Il documento è stato depositato ieri
Il testamento olografo, come anticipato dal sito di Repubblica e confermato da fonti qualificate, è stato depositato ieri, come prevedono i passaggi delle esecuzioni testamentarie, e stabilisce una ripartizione dei beni patrimoniali tra i familiari del manager, tra cui i figli e una nipote, e l’ex moglie e la compagna.
Nel testamento, secondo quanto si è saputo, non c’è alcun riferimento alle ragioni del gesto compiuto da Ruffino. Motivi su cui stanno indagando, con un fascicolo aperto per istigazione al suicidio, la Procura e la Squadra mobile di Milano.
La Polizia sta analizzando computer,
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