Recensione nuove AirPods Pro. L’iPhone non potrebbe chiedere compagnia migliore
Sono passati tre anni dal lancio dei primi AirPods Pro, gli auricolari Apple in-ear a cancellazione del rumore, ed è tempo per una seconda generazione. Un tempismo perfetto, anche perché dopo circa tre anni di utilizzo intenso anche un auricolare di qualità, come quelli che vende Apple, inizia a mostrare i primi segni di vecchiaia. Per Apple non era semplice migliorare le AirPods Pro, il livello di soddisfazione da parte degli utenti che le hanno usate in questi anni era altissimo: ottima riduzione del rumore, qualità audio adeguata ad un auricolare, buonissima ergonomia e soprattutto perfetta integrazione con il sistema operativo. Eppure ci sono riusciti: le “nuove” AirPods Pro non sono un semplice upgrade, ma sono un netto salto in avanti che coinvolge tutti gli aspetti dell’auricolare. Un salto che era necessario, anche perché in questi tre anni sono usciti almeno cento modelli di auricolari a cancellazione del rumore di diverse marche e alcuni modelli recenti, vedi le nuove LG FreeTone, ci hanno davvero stupito per molti aspetti fondamentali nella scelta, come una qualità audio sopraffina.
Se avessimo inviato a Cupertino una personale lista di desideri per le nuove AirPods Pro, questa sarebbe tornata indietro con tutte le voci spuntate, fatta eccezione per quelle che dicono “Type C” e “batteria removibile”. Qualità audio? Migliorata. Cancellazione del rumore? Migliorata. Ergonomia? Migliorata. Autonomia? Migliorata. Regolazione del volume fisica? Presente. Sistema per rintracciare gli auricolari se si perdono? Presente. Custodia waterproof, utile se restano nei jeans e finiscono in lavatrice? Presente. C’è davvero tutto.
Il piatto è ricco, ricchissimo, e aggiungiamo anche per fortuna visto che le AirPods Pro costano 299 euro, e a questa cifra si possono acquistare almeno 2 paia di ottime cuffie se si rinuncia a quella che è la comodità