Razzismo, crisi climatica e spreco di cibo: aprono le escape room a impatto sociale
Per ottenere un cambiamento positivo nel mondo servono (anche) conoscenze e consapevolezza. Ma oltre alle esperienze standard di apprendimento, sappiamo dagli esperti che l’acquisizione di informazioni può diventare più efficace se unita all’intrattenimento.
Sono queste le premesse da cui nasce Escape4Change, startup torinese che inventa e propone Escape Room e giochi educativi su temi come lotta al razzismo, crisi climatica, verde urbano, spreco di cibo ed economia circolare. Siamo nel campo dell’edutainment, una forma di intrattenimento che punta sia a educare sia a divertire. «Ci sono innumerevoli studi che dimostrano che è questo il metodo di apprendimento che genera maggiore impatto. Le cose imparate attraverso il gioco vengono ricordate più a lungo», spiega Davide Rizzi, fondatore di Escape4Change insieme a Pasquale Lanni e Vittorio Randone.
Alcuni partecipanti impegnati in una delle Escape Room di Escape4Change
Lo spunto iniziale arriva da un progetto europeo che nel 2018 porta Pasquale Lanni in Afar, regione dell’Etiopia drammaticamente colpita dai cambiamenti climatici. Sperimentarne le conseguenze in prima persona è un’esperienza determinante: un conto è studiare un report sulla siccità denso di
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