Presidenza Ue (con un occhio alla Nato). Come sarà il semestre svedese
Un’ombra di estrema destra incombe sul semestre di presidenza svedese del Consiglio dell’Unione europea, scrive Politico. Le elezioni generali di settembre hanno lasciato il nuovo premier di centrodestra, Ulf Kristersson, dipendente dall’estrema destra, euroscettica e con radici neonaziste, dei Democratici di Svezia che ammiccano all’Ungheria di Viktor Orbán. E ciò, spiega la testata, “ha messo in dubbio la capacità di Stoccolma di mantenere lo slancio sui dossier chiave che si stanno accumulando nel cassetto dell’Unione europea”.
La Svezia prende il testimone dalla Repubblica Ceca e lo lascerà a luglio alla Spagna. I diplomatici svedesi a Bruxelles hanno assicurato ai loro colleghi che la loro presidenza sarà gestita a Bruxelles e non a Stoccolma, racconta Politico. Alcuni sono stati rassicurati. Altri no. Iratxe García Pérez, leader del gruppo dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo, ha twittato dopo un recente viaggio a Stoccolma: “Ho espresso la mia preoccupazione per l’influenza negativa che l’estrema destra dei Democratici di Svezia avra non solo sul governo svedese, ma anche sulla presidenza svedese dell’Unione europea a partire da gennaio”.
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