Ora è Jannik Sinner il tennista da battere
Come in una favola. All’Atp di Pechino il nostro Jannik Sinner sembrava predestinato a non farcela fisicamente, ha faticato prima con Evans (i crampi non lo hanno lasciato in pace) e dopo con il bulgaro Dimitrov (durante il match ha vomitato), poi approda alla semifinale con il quasi coetaneo Carlos Alcaraz, con il quale aveva vinto tre volte (su sei incontri), e il torneo prende un’altra piega. L’altoatesino sembra rinato e sfodera una partita quasi perfetta infilando al numero 2 al mondo due set (7-6 6-1). La sfida con Carlitos ha caricato le pile al nostro campione.
Grazie a quell’incontro, da lunedì Sinner sarà ufficialmente numero 4 del ranking, raggiungendo dopo 47 anni Adriano Panatta (più in alto di loro c’è solo Nicola Pietrangeli che toccò la terza posizione della classifica).
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La favola si perpetuata per qualche ora. Il tennista di 22 anni gioca la finale dell’ATP 500 di Pechino
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