Microplastiche possono entrare nel cervello già 2 ore dopo l’ingestione, lo studio
Fonte: Twitter/@giornaleprociv
I risultati emersi da uno studio eseguito sui topi hanno rivelato che le microplastiche possono attraversare la barriera emato-encefalica ed entrare nel cervello già dopo 2 ore dal loro ingerimento. È stato scoperto che il cervello dei topi alimentati con micro e nanoplastiche (MNP) li conteneva solo due ore dopo l’ingestione tramite un meccanismo precedentemente sconosciuto alla scienza, e suggerendo che le minuscole plastiche presenti quasi ovunque potrebbero essere ancora più preoccupanti di quanto si pensasse in passato.
Una volta entrate nel cervello, i ricercatori sostengono che le micro e nanoplastiche potrebbero comportare l’aumento del rischio di una serie di gravi malattie. Come ha spiegato Lukas Kenner, uno degli autori principali dello studio: “Nel cervello, le particelle di plastica potrebbero aumentare il rischio di infiammazione, disturbi neurologici o persino malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o il Parkinson”.
Le microplastiche possono entrare nel corpo di un essere umano attraverso l’acqua potabile contenuta in bottiglie di plastica e imballaggi alimentari,
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