Microplastiche nella placenta: nei bambini prematuri i livelli sarebbero ancora più alti. Lo studio
Un team di scienziati, analizzando il legame tra inquinamento e parti prematuri, ha rilevato nei neonati nati prima del termine una concentrazione di microplastiche nel sangue superiore del 50% rispetto a quella dei bambini nati a termine
L’inquinamento da microplastiche e nanoplastiche è significativamente più elevato nelle placente di bambini nati prematuri rispetto a quelli nati a termine.
È quanto emerge da uno studio presentato nei giorni scorsi al meeting annuale della Society for Maternal-Fetal Medicine a Denver e pubblicato su The Guardian e che ha rilevato, per l’ennesima volta, livelli di particelle di plastica molto superiori a quelli precedentemente individuati nel sangue, suggerendo un accumulo di queste minuscole particelle nella placenta.
Leggi anche: Le microplastiche e le nanoplastiche si accumulano soprattutto nel cervello e nella placenta, lo studio shock
Il parto pretermine rappresenta la principale causa di mortalità infantile a livello mondiale, mentre le cause di circa due terzi di tutti i parti prematuri rimangono sconosciute.
Lo studio
È durante queste indagini che è stato scoperto il legame tra l’inquinamento atmosferico e le nascite premature e a convincere i ricercatori ad
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER