Meno bonus e taglio agli sconti fiscali: chi ci rimette in base al reddito
Una sforbiciata agli sconti e ai bonus fiscali per ridurre le aliquote Irpef. Il piano del governo è stato annunciato da mesi dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che vuole tagliare detrazioni e deduzioni fiscali per finanziare la riduzione da quattro a tre scaglioni Irpef.
Come spiega la Repubblica, i bonus fiscali valgono il 4% del Pil: un dossier dei tecnici del Senato di luglio mostra che tra il 2016 e il 2022 gli sconti sono cresciuti del 40%, raggiungendo quota 740 per un totale di 125 miliardi di euro. Eliminando dal conteggio quelli riguardanti Comuni e Regioni, si arriva a 626 sconti per 82 miliardi. Proprio qui dovrebbe andare a tagliare qualche miliardo il governo.
Taglio ai bonus fiscali, perché non è semplice: tutti i rischi
Il primo problema deriva dal fatto che un taglio degli sconti vuol dire togliere soldi alle famiglie che finora li percepivano. Anche se l’effetto non sarebbe immediato come per una sforbiciata in busta paga.
Questo non è però l’unico problema: il dossier del Senato sottolinea anche che lo Stato non sa neanche come vengano
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