Meloni, il discorso alla Camera: dal presidenzialismo ai giacimenti di gas da sfruttare. “Saremo costretti a rinviare alcuni provvedimenti”
Quello di Giorgia Meloni sarà “un governo politico” che “non rinuncerà a riformare l’Italia di fronte ad opposizioni pregiudiziali”. Riforme come quella del presidenzialismo, ma anche gli interventi per rivedere il reddito di cittadinanza che “è una sconfitta”. La presidente del Consiglio si è presentata alla Camera per chiedere il voto di fiducia al suo esecutivo e ha esordito facendo l’elenco delle donne che sono venute prima di lei e che “le hanno permesso di rompere il tetto di cristallo“. Come metafora per parlare dell’Italia ha scelto quella di una “nave” che “ha subito diversi danni”. Tra i capitoli più urgenti naturalmente l’energia, per cui, ha detto, “andranno sfruttati i giacimenti di gas in mare“. E proprio la situazione economica metterà già a dura prova la realizzazione del programma: “Dovremo rafforzare le misure a sostegno di famiglie e imprese”, su bollette e carburanti, un “sostegno imponente” per creare un “argine al caro energia” che “ci costringerà a rinviare alcuni provvedimenti“. Meloni si è autodefinita quella che gli inglesi chiamerebbero “l’underdog”: “Sono lo sfavorito, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici, con l’aiuto di una valida squadra di ministri, con la fiducia e il lavoro di chi voterà favorevolmente, e con gli spunti che arriveranno dalle critiche di coloro che voteranno contro”. Alla fine del discorso, dai banchi del centrodestra, si è alzato un lungo applauso con grida “Giorgia, Giorgia, Giorgia”.
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I numeri e le parole – Un discorso di 2648 parole, durato circa 90 minuti. Nel suo intervento alla Camera, la premier Giorgia Meloni