Manichino della Meloni a testa in giù, unanime solidarietà: “Intimidazioni intollerabili”
Meloni a testa in giù. Collettivi e centri sociali insistono a soffiare sul fuoco dell’odio ideologico, in un escalation di violenza contro il premier. Ieri a Bologna studenti, sedicenti ‘democratici’, e centri sociali hanno sfilato per le vie di Bologna inneggianti dietro un manichino raffigurante Giorgia Meloni impiccata a testa in giù. Un atto gravissimo condannato, anche se con un certo ritardo della sinistra, da tutte le forze politiche. “È davvero molto grave quanto avvenuto ieri sera a Bologna. Ci troviamo di fronte all’ennesimo inquietante episodio di violenza che coinvolge il presidente del Consiglio. Bene la condanna unanime di tutte le forze politiche”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa ha voluto commentare ed esprimere la sua “sincera solidarietà” a Giorgia Meloni.
La solidarietà solitaria di Renzi: sono vicina a Giorgia
Tra le file dell’opposizione il primo a commentare è Matteo Renzi. Che denuncia il gesto minaccioso ed esprime solidarietà. “L’atto intimidatorio avvenuto a Bologna nei confronti del presidente del Consiglio è un atto grave da condannare senza incertezze. Tutta la mia vicinanza a Giorgia Meloni e alla sua famiglia”, scrive il leader di Italia Viva. Scende in campo anche la bolognese Naike Gruppioni, deputata di Azione-Italia Viva. “Da parlamentare di opposizione e da cittadina di Bologna prendo nettamente le distanze e condanno con forza il grave dileggio dell’immagine e della dignità del capo del governo”. Massima solidarietà al presidente Meloni anche da Matteo Richetti. “Chi minaccia, chi augura morte, non può avere diritto di cittadinanza nel dibattito politico. Non dobbiamo mai dimenticare – conclude il capogruppo renziano a Montecitorio – che la democrazia è un bene prezioso da difendere, ed ognuno deve fare la propria parte”.
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