L’inflazione continua a pesare sul potere d’acquisto. Cosa fare

L'inflazione continua a pesare sul potere d'acquisto delle famiglie e a condizionare direttamente le loro scelte d'investimento. Cosa fare

I consumatori continueranno ad essere alle prese con il rialzo dei prezzi. Secondo Confesercenti il tasso di inflazione rimarrà al di sopra del 2% fino ad almeno il 2025. Questa situazione brucerà letteralmente – nell’arco di dieci anni – il potere di acquisto delle famiglie per almeno 10 miliardi di euro. A risentirne sarà la crescita dei consumi e questo avrà una ripercussione immediata sugli eventuali benefici che potrebbero arrivare dalla tanto attesa riforma fiscale, la quale potrebbe risultare depotenziata.

A confermare, in certo senso, questo quadro sono i dati dell’Indicatore Consumi di Confcommercio, che nel corso del mese di aprile hanno registrato una variazione tendenziale che si è fermata su un +0,2%, che è stata determinata quasi esclusivamente dai servizi (+4,5%). A preoccupare, secondo Confcommercio, è la situazione relativa alla domanda di beni, che, complessivamente, hanno registrato un calo del’1,5%.

La bassa inflazione

Secondo Confesercenti l’era della bassa inflazione appare, a questo punto, completamente terminata. Il picco registrato nel corso del 2022, oggi come oggi, può apparire completamente ed interamente episodico e determinato da una serie di fattori esterni, tra i quali


Leggi tutto: https://www.wallstreetitalia.com/linflazione-continuera-a-pesare-sul-potere-di-acquisto/


LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera  automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete.  LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale.   =>  DISCLAIMER

Buy Me A Coffee

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.