Le tasse sulle crypto porteranno all’Ue 2,4 miliardi
La tassazione crypto europea
La nuova direttiva fiscale della Commissione europea doveva essere pubblicata entro questa settimana, ma da una bozza trapelata si possono già ottenere informazioni importanti in merito a quel “gap normativo” che separava gli utenti di servizi di criptovalute dagli altri. In particolare, però, è saltato subito all’attenzione il fatto che la proposta della Commissione per tassare le criptovalute comporterebbe, si stima, un aumento delle tasse di 2,4 miliardi di euro.
La normativa dovrebbe colmare il “gap normativo” e rimuovere il rischio di evasione per gli investitori, oltre a garantire che gli Stati membri evitino un deficit fiscale. I fornitori di servizi crypto nell’UE, sempre secondo la bozza, dovranno riferire alle autorità fiscali nazionali, che dovranno fare riferimento all’Ue nella definizione delle risorse crypto come quelle “emesse in modo decentralizzato, nonché stablecoin e alcuni token non fungibili”.
La nuova direttiva
Si badi bene, la proposta è intesa come “direttiva”, e non come un “regolamento”, come avviene per le questioni fiscali nell’UE. Gli Stati membri avranno quindi la libertà di decidere come attuare le disposizioni. Inoltre,