
Le palestre di arrampicata indoor più inquinate delle strade trafficate (e la colpa è delle scarpe)
Un recente studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Vienna ha rivelato una fonte di inquinamento fino a oggi insospettabile: le scarpe da arrampicata. Questi accessori, fondamentali per garantire aderenza durante l’attività, rilasciano particelle di gomma che finiscono nell’aria e vengono inalate da chi frequenta le strutture. Il fenomeno riguarda in particolare le...
Le scarpe da arrampicata inquinano l’aria nelle palestre: rilasciano micro-particelle tossiche che possono danneggiare i polmoni, specie nei lavoratori più esposti: lo ha scoperto un nuovo studio
@Pavel Danilyuk/Pexels
Un recente studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Vienna ha rivelato una fonte di inquinamento fino a oggi insospettabile: le scarpe da arrampicata. Questi accessori, fondamentali per garantire aderenza durante l’attività, rilasciano particelle di gomma che finiscono nell’aria e vengono inalate da chi frequenta le strutture. Il fenomeno riguarda in particolare le palestre di bouldering (l’arrampicata su massi, naturali o artificiali), molto diffuse in Europa e sempre più popolari anche in Italia.
Analizzando la qualità dell’aria in nove palestre in Austria, Francia, Spagna e Svizzera, gli studiosi hanno riscontrato la presenza di livelli preoccupanti di composti chimici derivati dalla gomma (RDCs), molti dei quali associati a problemi di salute. Tra questi spicca il 6PPD, un additivo utilizzato per preservare la gomma, la cui degradazione produce una sostanza tossica già collegata alla moria di salmoni nei fiumi. Un altro composto identificato è il benzotiazolo, una sostanza
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