L’appello di Mattarella sui migranti: “Servono più ingressi regolari, non muri e barriere”
Un lungo discorso per invocare il rispetto della diversità, il no ai nazionalismi, un messaggio per incentivare gli ingressi regolari dei migranti e un appello per stare accanto agli alluvionati dell’Emilia-Romagna. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato salutato da un lunghissimo applauso, da migliaia di persone, in occasione del Meeting di Rimini.
Il capo dello Stato parte chiedendo a tutti di interrogarsi sull’ostilità verso il proprio vicino, sui sentimento d’odio su cui non è possibile che si basi “la convivenza tra le persone”. Se invece fosse così, “il destino dell’umanità si sarebbe condannato da solo”, afferma Mattarella.
Il discorso di Mattarella contro i nazionalismi
Il discorso si allarga alle istituzioni, che “sono basate sulla concordia sociale, sul perseguimento – attraverso la coesione, dunque la solidarietà – di sentimenti di rispetto e di collaborazione”. E l’amicizia non deve essere solo tra “coloro che si riconoscono come simili”, ma deve esistere soprattutto nel “rispetto delle diversità”.
Mattarella sottolinea che “non mancano mai i presti per alimentare i contrasti: siano l’invocazione di contrapposizioni ideologiche; di caratteri etnici; di ingannevoli, lotte di
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