La scoperta di un ibrido tra cane e volpe solleva preoccupazioni sulla sopravvivenza delle specie selvatiche
La scoperta di un ibrido tra cane e volpe in Brasile solleva preoccupazioni sull'impatto dei cani domestici sulle popolazioni di animali selvatici.
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La scoperta di un ibrido tra cane e volpe in Brasile solleva preoccupazioni sull’impatto dei cani domestici sulle popolazioni di animali selvatici.
(Edith Polverini/Shutterstock.com)
La scoperta di un ibrido tra cane e volpe in Brasile solleva preoccupazioni sull’impatto che i cani domestici potrebbero avere sulle popolazioni di animali selvatici e sulla loro sopravvivenza. Questo ibrido, chiamato “dogxim”, è stato identificato come un incrocio tra una volpe delle pampas femmina e un cane domestico maschio. È il primo caso documentato di un ibrido tra cane e volpe. L’analisi genetica ha rivelato che aveva un totale di 76 cromosomi, rispetto ai 78 cromosomi del cane domestico e ai 74 della volpe delle pampas.
L’ibridazione avviene quando due specie si accoppiano e producono discendenti con un’ascendenza genetica mista. Normalmente, gli animali si accoppiano solo con membri della propria specie. Le differenze nel numero di cromosomi rendono spesso le specie geneticamente incompatibili tra loro. Tuttavia, quando due specie sono strettamente imparentate, come nel caso dei cani e dei lupi grigi, le possibilità di ibridazione riuscita aumentano.
Gli ibridi sono
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