La plastica è presente nel 50% delle placche provenienti dalle arterie ostruite
La plastica è ormai ovunque, con minuscoli frammenti rinvenuti in diversi organi importanti del corpo umano, compresa la placenta. Considerata la facilità con cui queste particelle si infiltrano nei nostri tessuti, è fondamentale sapere esattamente quali tipi di rischi potrebbero comportare per la nostra salute. Un team di ricercatori ne ha studiato gli effetti in […]
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La plastica è ormai ovunque, con minuscoli frammenti rinvenuti in diversi organi importanti del corpo umano, compresa la placenta. Considerata la facilità con cui queste particelle si infiltrano nei nostri tessuti, è fondamentale sapere esattamente quali tipi di rischi potrebbero comportare per la nostra salute. Un team di ricercatori ne ha studiato gli effetti in mini-repliche di organi e nei topi, per avere un’idea di che impatto potrebbero avere sul corpo umano. Il piccolo studio, condotto in Italia, ha portato alla scoperta di frammenti di microplastiche in depositi di grasso rimossi chirurgicamente da pazienti che avevano subito un’operazione per aprire le loro arterie ostruite. La rimozione delle placche di grasso dalle arterie ristrette in una procedura chiamata endoarterectomia carotidea riduce il rischio di futuri ictus. Il team dietro questo nuovo studio, guidato da Raffaele Marfella, ricercatore medico presso l’Università della Campania a Napoli ha seguito 257 pazienti per 34 mesi, scoprendo che quasi il 60% di loro aveva quantità misurabili di polietilene nelle placche estratte dalle arterie ispessite dal grasso e il 12% aveva anche cloruro di polivinile (PVC) nei
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