La pizza non conosce crisi: l’impasto più amato è quello napoletano
Non c’è niente da fare, la regina per gli italiani resta sempre lei: la pizza. A dirlo sono i numeri e le tendenze raccolte da una ricerca di Cerved sul mercato della panificazione, promossa insieme ad Aibi, l’Associazione Italiana Bakery Ingredients, che aderisce ad Assitol, l’Associazione Italiana dell’Industria Olearia. Nel 2021 nel Bel Paese sono stati consumati, nonostante la crisi energetica e l’inflazione, 2,7 milioni di pizze e il trend per il 2022 racconta una crescita continua.
Ma che pizza scelgono gli italiani? Con impasto napoletano e seduti al ristorante. Ma scopriamolo nel dettaglio…
Pizzaiolo al lavoro Pizza, numeri di un successo: 36mila professionisti
«La pizza piace sempre, a tutte le età – commenta Alberto Molinari, presidente di Aibi – perché, senza rinunciare al gusto, sa reinventarsi, senza pesare sul portafogli». A prepararla c’è un vero e proprio esercito: 36mila artigiani, che si dividono tra bar, pizzerie pure, panifici, rosticcerie, gastronomie e ristorazione di vario tipo.
I numeri più alti li fa registrare la Campania, mentre è la Lombardia a far registrare la miglior crescita per numero di attività, grazie soprattutto all’asporto.
Cresce l’asporto, ma restano in testa i ristoranti
La pandemia, per forza di cose, ha avuto un effetto positivo sull’asporto, che ora copre il 35% dei volumi di mercato. La consegna a domicilio rappresenta una delle tendenze di crescita per i prossimi anni, come conferma il 50,8% degli operatori interpellati. Gli italiani però, per il momento, continuano a preferire ampiamente la pizza al piatto (65%).
L’impasto napoletano piace più di quello romano
Secondo i dati Cerved l’impasto più amato è quello classico napoletano, prediletto dalla metà dei consumatori, seguito a distanza da quello romano (21,5%), dalla pizza in teglia (11,1%). Tra le nuove tipologie, con una
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