La manovra segna l’inizio di un percorso lungo 5 anni: «È “sociale”, ci riempie di orgoglio»
Impegni mantenuti, l’obiettivo è raggiunto. Sergio Mattarella ha firmato e promulgato la manovra approvata in via definitiva dal Senato. E che – nonostante i tempi ristretti – siano stati raggiunti già i primi traguardi lo provano anche i giudizi di esperti non di area governativa. La legge di Bilancio nterviene sui conti pubblici per circa 35 miliardi, di cui 21 per finanziare gli aiuti a imprese e famiglie contro il caro-energia. Il governo Meloni ha mandato anche segnali coerenti con le promesse elettorali: dalle sanatorie fiscali al potenziamento della flat tax; dall’aumento del tetto al contate alla stretta sul Reddito di cittadinanza. Rafforzato anche il taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori dipendenti con retribuzioni lorde fino a 35mila euro.
Manovra, soddisfazione nel centrodestra
Nel centrodestra cresce la soddisfazione. «La prima legge di Bilancio del governo Meloni è stata approvata in tempi record». Lo dichiara Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento. «Il testo licenziato dal Consiglio dei ministri il 21 novembre è stato trasmesso alla Camera il 29 novembre. L’Aula di Montecitorio l’ha approvato il 24 dicembre. Poi è arrivata l’approvazione in via definitiva del Senato. Siamo estremamente soddisfatti del lavoro fatto. Diamo risposte agli italiani soprattutto su caro bollette e caro energia. Inoltre tagliamo ulteriormente il cuneo fiscale facendo crescere gli stipendi più bassi. È una manovra sociale, che ci riempie di orgoglio e che segna l’inizio di un percorso lungo cinque anni».
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Grande attenzione per i redditi bassi
«La manovra tiene fede agli impegni con gli elettori». Lo afferma il presidente dei senatori Fdi Lucio Malan. «Ha le idee chiare e ha tre principali indirizzi. A parte la questione del caro energia, le direttive principali sono le imprese e il lavoro. La Repubblica,
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