La Francia sta per vietare lo spionaggio con gli smartphone: ecco cosa succederà
Il Consiglio costituzionale francese ha respinto la parte della legge sulla giustizia che prevedeva l’accensione a distanza della fotocamera e del microfono degli smartphone nell’ambito delle indagini
Quando il Ministro della Giustizia francese, Éric Dupond-Moretti, ha presentato il disegno di legge sulla giustizia, ha espresso la volontà di concedere un nuovo “diritto” alla polizia. Stava infatti pensando di dare agli agenti di polizia e ai gendarmi la possibilità di attivare a distanza il microfono e la telecamera di uno smartphone nell’ambito di un’indagine giudiziaria.
Questa possibilità era riservata a pochi casi altamente sensibili, come la criminalità organizzata o i reati di terrorismo. Il 16 novembre, il Consiglio costituzionale, l’organo di controllo dei diritti francesi, ha respinto questa misura, escludendo così questo aspetto della legge sulla giustizia.
[embedded content] Perché il Consiglio costituzionale ha respinto questo progetto?
Nella legge proposta da Éric Dupond-Moretti, si affermava che i giudici potevano autorizzare gli investigatori ad attivare a distanza un dispositivo connesso. Ciò era consentito allo scopo di geolocalizzare un sospetto o di ottenere informazioni nell’ambito di indagini che
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