Irene Pivetti ora è alla mensa sociale: “Abito al dormitorio e vivo con mille euro al mese”
“Sono una indagata, non sono neppure rinviata a giudizio. Però queste cose innescano dei processi mediatici devastanti, la banca ti impedisce di fare qualsiasi cosa. Diventa un inferno”: sul numero di Gente, in edicola da venerdì 11 novembre, l’ex presidente della Camera Irene Pivetti, 59 anni, racconta la sua nuova vita.
“Da metà ottobre – racconta l’ex esponente del Carroccio – coordino il ristorante Smack, una mensa sociale del centro sociale di Via Tazzoli a Monza. E abito nel dormitorio adiacente: è più comodo perché non ho l’auto. E poi non potrei permettermela”. Prende l’occasione per parlare dell’indagine per evasione fiscale che la riguarda, per la quale le hanno sequestrano 3,5 milioni di euro: “Sono una indagata, non sono neppure rinviata a giudizio. Però queste cose innescano dei processi mediatici devastanti, la banca ti impedisce di fare qualsiasi cosa. Diventa un inferno. All’improvviso frana tutto ciò che hai fatto nella tua vita. E di colpo sei un criminale. Mi hanno azzerato la società, mi hanno distrutto tutto. E io avevo messo tutti i miei beni lì. Hanno avuto la buona idea di privarmi dei mezzi di sussistenza, ma fa niente”.
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“Mi mantengo con mille euro al mese che mi danno alla mensa”
Poi la rivelazione: “Mi mantengo con i mille euro mensili che mi dà la cooperativa sociale per il lavoro che svolgo alla mensa. Ma non mi lamento. Non è questo il problema. C’è gente che non ha neppure quelli. La vita che sto facendo è molto gratificante”. Quanto alle indagini conclude: “Aspetto i tempi della giustizia. Mi hanno consigliato di ammettere qualcosa. Ma io non ammetto niente, perché non ho fatto niente. Ho tutto il tempo della mia vita, e anche dopo, perché si chiarisca come sono
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