Iran, Tajani all’ambasciatore: «Italia indignata. Fermate le condanne a morte e le violenze»

Bloccare immediatamente le esecuzioni e sospendere sia le condanne a morte sia la repressione violenta dei manifestanti. Sono le richieste che l’Italia ha avanzato all’Iran, nel corso del colloquio che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto con l’ambasciatore designato Mohammad Reza Sabouri, convocato oggi alla Farnesina e al quale ha espresso «preoccupazione e […] L'articolo Iran, Tajani all’ambasciatore: «Italia indignata. Fermate le condanne a morte e le violenze» sembra essere il primo su Secolo d'Italia.

Bloccare immediatamente le esecuzioni e sospendere sia le condanne a morte sia la repressione violenta dei manifestanti. Sono le richieste che l’Italia ha avanzato all’Iran, nel corso del colloquio che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto con l’ambasciatore designato Mohammad Reza Sabouri, convocato oggi alla Farnesina e al quale ha espresso «preoccupazione e ferma indignazione per quello che sta accadendo» nel Paese. «Ho chiesto altresì che le autorità politiche iraniane aprano un dialogo con manifestanti», ha aggiunto il ministro, spiegando di aver «chiesto formalmente all’ambasciatore di trasmettere le richieste dell’Italia al governo del suo Paese».

Tajani: «Le esecuzioni capitali per l’Italia sono una linea di non ritorno»

«L’Italia è assolutamente ferma nel condannare la pena di morte» e «la decisione di dar vita a esecuzioni capitali di giovani manifestanti rappresenta per l’Italia una linea di non ritorno», ha proseguito Tajani, sottolineando che «nessuna autorità può arrogarsi il diritto di togliere la vita a un condannato, anche se ha commesso il reato per il quale è accusato». «Anche all’Onu ci siamo schierati a favore della moratoria della pena di morte», ha ricordato ancora il titolare della Farnesina, ribadendo che «la pena di morte è inaccettabile sia per l’Italia, sia per l’Unione europea» e che sempre «l’Italia è impegnata per la difesa dei diritti umani e della democrazia». Dunque, «o verranno sospese le esecuzioni, o sarà difficile per noi cambiare atteggiamento».

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«Continueremo a condannare con grande fermezza quello che sta accadendo», ha proseguito il vicepremier, ribadendo con forza che l’Italia chiede «che non vengano massacrate le donne, uccise le bambine a un posto di blocco, uccise le ragazze poco più che adolescenti con


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