Infantino ha ragione: è troppo tardi per indignarsi per i Mondiali
Ieri mattina, in occasione dell’inaugurazione del Mondiali di calcio a Doha (la cui partita inaugurale sarà giocata oggi, alle 15.30), il presidente della FIFA Gianni Infantino ha tenuto un discorso che ha sollevato parecchie polemiche. Il numero uno del governo del calcio, come da attese, ha sfruttato l’occasione per pronunciarsi pubblicamente sull’edizione più discussa di sempre, criticata aspramente dalle associazioni per i diritti umani e da diverse organizzazioni non governative per diversi aspetti, dallo sfruttamento dei lavoratori impiegati nella costruzione dei nuovi impianti all’ostilità del Qatar nei confronti dei diritti della comunità LGBTQ+ e del giornalismo indipendente.
«Oggi mi sento qatarino, mi sento arabo, mi sento africano, mi sento gay, mi sento disabile, mi sento lavoratore migrante».
Eccola, in una frase, l’insostenibile leggerezza dell’uomo bianco. Infantino sei riuscito a rendere ancora più disgustoso questo Mondiale di calcio. pic.twitter.com/u0DskrmwYe
— Letizia Molinari (@LMolinari_) November 19, 2022
«Oggi ho sentimenti molto forti. Oggi mi sento qatariota, mi sento arabo, mi sento africano, mi sento gay, mi sento disabile, mi sento un lavoratore migrante», ha detto Infantino, senza lesinare aneddoti familiari. «So che cosa voglia
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER