In 29mila “rubavano” il reddito di cittadinanza

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Quasi un anno e mezzo di controlli della Guardia di finanza hanno consentito di individuare ben 29mila persone che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti, per un danno complessivo alle casse pubbliche nell’ordine dei 288 milioni di euro. Sono i numeri forniti dalla Guardia di finanza, nell’illustrare i bilanci dei controlli che sono stati svolti su questo fronte dal 1° gennaio 2021 al 31 maggio 2022. Aggiornatissimi, quindi.

I controlli sono stati volti dalle Fiamme gialle in collaborazione con Inps, focalizzandosi in particolare su quei soggetti definiti “connotati da concreti elementi di rischio”: sono stati scoperti illeciti per 288 milioni – di cui 171 milioni indebitamente percepiti e 117 milioni fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi -. Oltre 29 mila le persone denunciate. ì

“Dall’inizio del 2021, i controlli sul reddito di cittadinanza hanno portato alla denuncia di oltre 29 mila soggetti – spiega la nota stampa della finanza – Per illeciti che, tra somme indebitamente percepite e illecitamente richieste ma non ancora erogate, assommano a circa 290 milioni di euro. La nostra attenzione, in sinergia con l’Inps, è indirizzata soprattutto ai sistemi di frode più strutturati, come quelli che hanno coinvolto anche soggetti collegati ai Caf”.

In vari casi, infatti, si è cercato di estendere gli accertamenti anche a coloro che hanno inoltrato le richieste avanzate dai soggetti privi dei requisiti. “A Milano – prosegue infatti la comunicazione – alcuni dipendenti sono accusati di aver fornito falsi documenti a novemila cittadini rumeni denunciati. Secondo la procura gli arrestati si presentavano in questi Caf con i codici fiscali di centinaia di romeni per volta. Asserendo semplicemente che costoro esistessero, fossero residenti in Italia da 10 anni e avessero i titoli per usufruire del reddito di cittadinanza. In alcuni casi gli italiani erano consapevoli della truffa ma si accontentavano del compenso di dieci euro riconosciuto dall’Inps per ogni pratica”.

In 29mila “rubavano” il reddito di cittadinanza

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