Il terribile racconto delle donne nigeriane stuprate e poi costrette ad abortire, dal 2013 sono almeno 10mila
Almeno dal 2013, l’esercito nigeriano ha condotto un programma di aborto segreto, sistematico e illegale nel nord-est del Paese, ponendo fine ad almeno 10mila gravidanze tra donne e ragazze, secondo un’indagine di Reuters. Molte erano state rapite e stuprate da militanti islamisti. Chi ha opposto resistenza è stata selvaggiamente picchiata o drogata per obbedire, dicono i testimoni
©Reuters Youtube
Quando si è svegliata in un campo militare nelle vicinanze si è “sentita la più felice”, racconta la giovanissima Fati, ora poco più che ventenne, ricordando la violenza avvenuta diversi anni fa nello stato del Borno nord-orientale della Nigeria.
Per più di un anno, dice, è stata picchiata e violentata ripetutamente. Poi è rimasta incinta.
Circa una settimana dopo giacevo su una stuoia in una stanza stretta e buia in una caserma militare a Maiduguri Era tutto rancido, con gli scarafaggi che strisciavano sul pavimento. Uomini in uniforme entravano e uscivano, facendo a me e ad altre cinque donne delle misteriose iniezioni e pillole.
Dopo circa quattro ore, continua Fati, che era incinta di circa quattro mesi,
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