Il ritorno di Luigi Di Maio: sarà inviato speciale europeo nel Golfo Persico
Era stato dato per spacciato. Luigi Di Maio – sconfitto all’uninominale, con un partito che aveva ottenuto meno dell’1% -, dopo il fallimento alle ultime elezioni politiche e l’uscita dal Parlamento, era stato beffardamente attaccato sui social: «Si va verso Di Maio percettore del reddito di cittadinanza», «L’ufficio di collocamento ti aspetta, Gigi», e ancora: «Giggino verso il ritorno a vendere bibite al San Paolo». E «Giggino» era in trending topic su Twitter. Tanto da spingere l’ex ministro degli Esteri a chiudere (o almeno oscurare) la sua pagina Facebook istituzionale da 2,4 milioni di follower.
Ma ecco che, ora, Luigi Di Maio potrebbe tornare sulla scena con un prestigioso incarico: quello di inviato speciale europeo nel Golfo Persico, mediatore delle crisi che riguardano quell’area geografica. Il panel dei tecnici indipendente, che ha ricevuto mandato dall’Unione Europea di selezionare la figura più adatta, ha indicato l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio come «migliore» nella quaterna di candidati (di cui fanno parte anche il cipriota Markos Kyprianou, l’ex inviato dell’Onu in Libia Jan Kubis e l’ex ministro degli Esteri e commissario Ue Dimitris Avramopoulos). Nel documento notificato dal
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