
Il Governo britannico risarcisce la morte di una ragazza a causa dell’inquinamento
Aveva soltanto 9 anni quando morì dopo essere stata in ospedale quasi 30 volte in 3 anni (durante i quali i suoi polmoni hanno ceduto almeno cinque volte): lei, la piccola Ella Kissi-Debrah, morì poi per quella grave forma d’asma esacerbata dall’inquinamento atmosferico di Londra. È da allora, dal 2013, che la sua famiglia si batte...
Ella Kissi-Debrah è morta nel 2013, a soli 9 anni, dopo essere stata esposta suo malgrado a livelli di inquinamento superiori rispetto a quelli raccomandati dall’OMS. Oggi la storica sentenza che stabilisce senz’altro un precedente
Rosamund Adoo-Kissi-Debrah CBE/LinkedIn
Aveva soltanto 9 anni quando morì dopo essere stata in ospedale quasi 30 volte in 3 anni (durante i quali i suoi polmoni hanno ceduto almeno cinque volte): lei, la piccola Ella Kissi-Debrah, morì poi per quella grave forma d’asma esacerbata dall’inquinamento atmosferico di Londra.
È da allora, dal 2013, che la sua famiglia si batte per vie legali, nel tentativo di stabilire effettivamente quali siano state le cause della morte. La bimba è deceduta dopo un intenso attacco d’asma, ma lo smog ha giocato un ruolo decisivo nel peggioramento delle sue condizioni e per questo, per la prima volta nel Regno Unito, l’inquinamento fu riconosciuto nel 2020 ed elencato ufficialmente tra le cause di morte.
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Oggi, la commovente svolta: tre ministeri, dell’Ambiente,
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