Il diritto di scegliere: tutto quello che non sai su aborto
Difficile credere davvero di non conoscere a fondo un diritto così importante. Eppure, Simona De Ciero riesce a dimostrarci che è così, elencandoci almeno cinque cose che non sappiamo sul tema.
1) Molte donne scelgono di effettuare l’interruzione di gravidanza terapeutica (in caso di problemi del bambino incompatibili con la vita, per esempio) all’estero.
«Il motivo è che in Italia, dopo il primo trimestre di gestazione e in particolare dopo la quattordicesima settimana, l’aborto avviene attraverso l’induzione al travaglio, senza effettuare di routine il cosiddetto “feticidio”», spiega Simona De Ciero. «Questo significa aggiungere trauma a trauma, anche perché può capitare che il feto, una volta espulso, abbia alcune reazioni vitali. In molte cliniche specializzate all’estero, invece, l’intervento viene realizzato con il metodo della dilatazione ed evacuazione strumentale in anestesia preceduti, se la gravidanza è avanzata, da un’iniezione in utero che provoca la morte del feto prima della sua espulsione».
2) Non in tutte le regioni italiane l’aborto pubblico è facilmente accessibile alle donne
«Secondo l’ultima Relazione del Ministero della Salute, in Italia sono 2.958 i ginecologi che operano nei reparti dove vengono eseguite Interruzioni
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