Il caso degli spinaci contaminati: dai vocali whatsapp all’effetto psicosi
Altra settimana difficile per la sicurezza alimentare nel nostro Paese. Dopo i casi di wurstel, infettati dal batterio della listeria, che ha causato la morte di almeno tre persone, stavolta al centro delle preoccupazioni degli italiani finiscono gli spinaci. Al momento nessun decesso, ma almeno una decina di persone ricoverate ed intubate per aver ingerito in realtà un’altra pianta, originariamente individuata come mandragora, ma che dalle ultime indagine risulta essere stramonio. Anch’essa per un occhio meno attento si potrebbe confondere con gli spinaci, ma mangiata può provocare avvelenamento ed allucinazioni.
Il primo allarme era stato lanciato in Campania ad inizio ottobre. Prima ancora che attraverso i media, la notizia circolava già su whatsapp in un audio inoltrato migliaia di volte. Una voce di donna comunica: “Fabio mi ha allertato in questo momento, visto che stanno in crisi sanitaria. Verrà data questa comunicazione: non comprate spinaci, ma da nessuno. Spinaci freschi”, precisa la persona che ha registrato il messaggio. Per poi aggiungere: “[Comprateli] solo surgelati perché sono arrivati da loro ben dodici persone intossicate da mandragora, che si confonde con gli spinaci e dice che proviene dal mercato di Volla. Quindi non comprare spinaci freschi. Piano piano stanno aumentando. Ora sono arrivati altri due, ora uno è intubato. Diffondete la notizia, grazie”. E il messaggio si è diffuso, tanto da arrivare a Bruxelles, nella redazione di AgriFood Today.
Il vocale potrebbe provenire da un’operatrice di un ospedale campano, forse quello di Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove sono state effettivamente
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