I portieri percepiscono il mondo in maniera diversa dalle altre persone
A suggerirlo è una ricerca irlandese che suggerisce come i portieri abbiano una minore propensione a integrare stimoli sensoriali differenti, e risultano più rapidi nell’analisi delle situazioni, anche con dati parziali.
Quello del portiere rappresenta un ruolo differente rispetto agli altri giocatori. Per difendere lo spazio compreso tra i pali e la traversa, i portieri devono essere in grado di prendere decisioni rapidamente, sulla base di informazioni limitate, intuizioni, i movimenti di una varietà di avversari e di compagni del proprio team. Per ricoprire bene il proprio ruolo, i portieri professionisti sviluppano una modalità di percepire il mondo e di sviluppare le informazioni sensoriali molto differente dagli altri. A renderlo noto è una ricerca pubblicata dagli scienziati della Dublin City University, e pubblicato su Current Biology. Lo studio nasce dall’esperienza di Michael Quinn, docente della Dublin City University che in gioventù era stato un portiere professionista. “A differenza degli altri calciatori, il portiere deve prendere migliaia di decisioni rapidissime, sulla base di limitati o incompleti dati sensoriali”, ha richiarato Quinn. “Ciò ci ha spinto a pensare che i portieri
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