I Neanderthal si incrociarono con una stirpe sconosciuta di esseri umani moderni
Scoperto in Tanzania, l’antico fossile fornisce la prova che i nostri antichi antenati potrebbero essere stati grandi quanto noi, nonostante le differenze di altezza e dimensioni complessive. La clavicola di un ominide sconosciuto vissuto nell’Africa orientale circa 1,8 milioni di anni fa è notevolmente simile per lunghezza e curvatura a quella di un uomo moderno. […]
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Scoperto in Tanzania, l’antico fossile fornisce la prova che i nostri antichi antenati potrebbero essere stati grandi quanto noi, nonostante le differenze di altezza e dimensioni complessive.
La clavicola di un ominide sconosciuto vissuto nell’Africa orientale circa 1,8 milioni di anni fa è notevolmente simile per lunghezza e curvatura a quella di un uomo moderno. La clavicola fornisce informazioni interessanti sulle forze biomeccaniche che agiscono sugli arti anteriori durante i diversi tipi di locomozione. Pertanto, le analisi delle clavicole degli antichi ominidi sono state utilizzate per trarre conclusioni riguardanti, tra le altre cose, l’abilità di arrampicarsi, la destrezza manuale e la potenza di lancio. Date le notevoli differenze tra gli esseri umani e le scimmie antropomorfe, ci si aspetterebbe naturalmente che le clavicole degli ominidi più antichi differiscano notevolmente da quelle degli esseri umani moderni. Per verificare questa teoria, gli autori di uno studio hanno confrontato l’antico osso della Tanzania con le clavicole degli esseri umani moderni, gorilla, scimpanzé e babbuini come diverse specie antiche tra cui i Neanderthal, l’Homo erectus e l’iconico Australopithecus afarensis . Nonostante le preoccupazioni etiche,
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